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Con la pubblicazione, lo scorso 14 aprile 2020, della Decisione (UE) 2020519 la Commissione europea ha emanato gli attesi indicatori ambientali in materia di rifiuti (Dec. UE 2020519 della Commissione del 3 aprile 2020, “Relativa al documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione ambientale,

sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore della gestione dei rifiuti a norma del regolamento (CE) n. 12212009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)”) (Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, serie L n. 115 del 14 aprile 2020).

Il documento è destinato innanzitutto alle organizzazioni già registrate a EMAS, in secondo luogo alle organizzazioni che intendono registrarsi a EMAS in futuro e infine a tutte le organizzazioni che desiderano acquisire informazioni sulle migliori pratiche di gestione ambientale al fine di migliorare le loro prestazioni ambientali, con la finalità espressa di “… aiutare tutte le organizzazioni del settore della gestione dei rifiuti a concentrarsi sugli aspetti ambientali pertinenti, diretti e indiretti, e a reperire informazioni sulle migliori pratiche di gestione ambientale e adeguati indicatori di prestazione ambientale specifici per il settore (allo scopo di misurare le rispettive prestazioni ambientali) nonché esempi di eccellenza”.

Tanto premesso l’Allegato alla Decisione rammenta in che modo le organizzazioni registrate a EMAS dovrebbero tener conto dei documenti di riferimento settoriali, ovvero sia quando le stesse sviluppano e applicano il loro sistema di gestione ambientale, alla luce delle analisi ambientali allorché le organizzazioni dovrebbero avvalersi degli elementi pertinenti del documento di riferimento settoriale quando definiscono e esaminano i propri obiettivi e traguardi ambientali, rispetto agli aspetti ambientali pertinenti individuati nell’analisi e nella politica ambientale, così come al momento di decidere gli interventi da realizzare per migliorare le proprie prestazioni ambientali; sia anche quando le stesse predispongono la Dichiarazione Ambientale (D.A.) allorché le organizzazioni dovrebbero tener conto degli indicatori di prestazione ambientale specifici per il settore inclusi nel documento di riferimento quando scelgono gli indicatori da usare nelle relazioni sulle prestazioni ambientali.

Il documento si articola in quattro sezioni. La sezione 1 illustra il contesto giuridico EMAS e le modalità d’uso del documento in oggetto, mentre la sezione 2 ne definisce l’ambito di applicazione. La sezione 3 descrive, a propria volta, in modo conciso le diverse migliori pratiche di gestione ambientale (BEMP), corredandole di informazioni relative alla loro applicabilità. Sono altresì riportati per ogni BEMP, nei casi in cui sia stato possibile elaborarli, indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza. Se indicatori ed esempi sono pertinenti per più BEMP, ove opportuno, sono riportati più volte.

Oltre agli indicatori che figurano nelle singole BEMP, la sezione 3 definisce anche alcuni indicatori di prestazione ambientale che possono essere utilizzati per valutare le prestazioni generali dei sistemi di gestione dei rifiuti solidi urbani. Infine la sezione 4 contiene una tabella esaustiva con una selezione degli indicatori di prestazione ambientale più pertinenti nonché le spiegazioni e gli esempi di eccellenza associati.

La nuova disciplina entra in vigore il 4 maggio 2020 e sarà applicabile a far data dal 12 agosto 2020.

Avv. Marco Fabrizio

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Diritto dell'Ambiente e Sicurezza sul lavoro

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